Francesco Bacone nasce a Londra nel 1561. Compie i suoi studi dapprima presso il Trinity College di Cambridge e poi al Gray's Inn di Londra, una delle scuole in cui si formavano avvocati ed esperti di diritto. Si dedica allo studio delle materie giuridiche malvolentieri, come «all'estrazione di un dente che fa male» (così scrive in una lettera). Intanto cominciano le prime esperienze politiche. Visita Parigi, accompagnando l'ambasciatore inglese in Francia. Nel 1584, grazie al conte di Essex, ottiene un seggio nel Parlamento di Londra. Sono gli anni in cui il filosofo si dedica interamente alla carriera politica, fino a diventare lord cancelliere, ossia primo ministro (una carica che all'epoca non aveva l'importanza odierna, rivestendo carattere più giudiziario che governativo). Intanto conduce una vita principesca a Londra e nelle residenze estive, avendo al suo servizio, dai cappellani agli sguatteri, ben settantadue persone. Però, mentre è all'apice della fortuna politica, nel 1621 viene accusato di peculato. Egli confessa pubblicamente la sua colpevolezza; viene condannato a un'ammenda di quarantamila sterline e alla reclusione nella torre di Londra. La detenzione nella torre dura di fatto soltanto pochi giorni. Negli ultimi anni Bacone si dedica esclusivamente alla filosofia e all'indagine sperimentale. Muore a causa di una malattia polmonare il 9 aprile 1626. La sua figura si inserisce nel quadro della "rivoluzione scientifica". Egli ritiene che lo scopo della scienza sia il dominio sulla natura al fine di assicurare all'uomo il miglioramento delle condizioni di vita: da qui la sua famosa frase "sapere è potere". Crede inoltre che l'uomo debba affrancarsi da il principio di autorità e la superstizione, e dai pregiudizi che ostacolano la conoscenza. Elabora perciò la teoria dei quattro idoli:
- gli idoli della tribù: derivano dal fatto che gli uomini interpretano le cose in base ai propri schemi mentali o bisogni;
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